VOLONTARIATO

Rendi il mondo migliore
 

In Italia negli ultimi anni è cresciuto in modo preoccupante il numero delle famiglie monoparentali. Attualmente circa la metà degli anziani con più di 85 anni vive solo e con non poche difficoltà

Uno dei problemi più sentiti in vecchiaia è quello della solitudine. Spesso le giornate appiano a chi è anziano troppo lunghe e tutte uguali. Molti trascorrono lunghi periodi senza incontrare nessuno e senza ricevere visite.

Tutti possiamo in qualche modo contribuire a spezzare la solitudine di chi è anziano, a volte anche fermarsi a fare due chiacchiere può fare la differenza.

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 INVECCHIARE È BELLO SE FATTO CON SAGGEZZA

 La vecchiaia, come un'età della vita che ha in serbo incognite ma anche gioie e piaceri.

 Ci si accorge all'improvviso di invecchiare a partire dal modo in cui gli altri cominciano a guardarci. Spesso la vecchiaia viene descritta con fatalismo: come un tempo in cui arrendersi alla tristezza.

Innanzitutto il pensionamento obbligatorio non coincide con la fine della stagione produttiva di una persona e dunque è necessario sgomberare il campo culturale da questo tipo di pregiudizio per poter approcciare in modo giusto le persone avanti negli anni.

Inoltre è  un consiglio sempre valido di invecchiare coltivando rapporti di amicizia. E' questo un concetto espresso anche dai filosofi dell'antichità come Catone o Cicerone. 

"Se siamo saggi invecchiando scopriremo il puro valore dell'amicizia. 

Stringere una nuova amicizia è avventurarsi in una nuova esplorazione. Mi auguro che avrò più amici e non di meno invecchiando."

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La vecchiaia dona infatti una maggiore libertà nella scelta di come utilizzare il proprio tempo e per questo il consiglio dei filosofi è di non fermarsi a pensare sempre al passato ma di guardare al futuro.  la situazione difficile degli anziani poveri e la mancanza di politiche adeguate per sostenerli. Spesso i programmi di sostegno economico sono rivolti ai bambini, che suscitano maggiore tenerezza dei vecchi. Eppure politiche efficaci per arginare la povertà degli anziani sono sempre più necessarie. Gli anziani diventano più numerosi e creare delle reti di protezione per le loro fragilità costituisce alla lunga un beneficio per tutti.

Riflettere infatti sulla vecchiaia vuol dire costruire un futuro più sereno e protetto per tutti.

Questi nobili pensieri sono quelli che ci hanno spinto a fondare 

la nostra associazione di volontariato     ASAaiutoanziani odv

L'anziano non è un problema sociale. L'anziano è un uomo, è una donna, è un cittadino come il giovane e come l'adulto.

La prima caratteristica dell'amicizia con gli anziani è prendere sul serio la loro vita.
Per questo vivere un'amicizia con gli anziani è vivere una vita fraterna scandita da riunioni e da incontri personali e svolgere anche un servizio di solidarietà con i più poveri.  fare di tutto perchè i loro occhi possano vedere la salvezza e le loro braccia sostenere la nuova vita.
Fare in modo che per tanti anziani possano risorgere a un nuovo senso dell'esistenza, rispondendo ai dubbi e alle domande che gli anziani vivono. Anche l'anziano infatti deve essere messo nelle condizioni di avviarsi nella  speranza  e nel futuro.

Aiutare gli anziani a sentirsi nuovamente persone come tutti: ritrovano il valore del tempo che hanno a disposizione, respingono i sensi di inutilità e comprendere meglio il mondo contemporaneo,  Gli anziani possono essere per tutti una testimonianza eloquente che non si è mai troppo poveri, troppo deboli, troppo vecchi, per aiutare gli altri, per vivere la solidarietà .

  Questo è il segreto che anche gli anziani possano aiutare altri anziani

 anche quelli che stanno peggio, anche quelli che si possono muovere di meno: sempre in ogni momento della vita si può fare qualcosa per gli altri: anche una telefonata, una visita, un sorriso.
 Anche quando l'anziano fa l'esperienza dell'estrema debolezza, può essere testimone convincente della pienezza che questa stagione della vita riserva, la vita di nessuno è finita. Davanti a tanti giovani che hanno paura di crescere o a tanti adulti che vogliono tornare bambini, gli anziani possono testimoniare la fiducia nel futuro, possono aiutare gli altri a non temere gli appuntamenti più difficili della vita. 
Gli anziani più deboli sono come le membra più fragili del corpo 

sono le parti più deboli o meno nobili che vanno circondate di maggior onore e cura . 
Gli anziani, accompagnati dall'affetto della Comunità, sebbene dipendenti in tutto e in una condizione difficile dal punto di vista fisico, testimoniano come, anche questo sia un tempo pieno della loro vita.  
Oggi sono decine di migliaia gli anziani che reinseriti in un contesto comunitario riprendono a sperare e sono una forza e un'energia per tutti. Gli anziani con la loro esperienza proteggono e rafforzano tutta la comunità. Potremmo dire che la parte degli anziani è la parte di esperienze che fanno pregredire la comunità.

L'aiuto agli anziani perché possano rimanere "a casa" e sempre accompagnati e confortati  dalle associazioni di volontariato e ASAaiutoanziani odv  ee rendere l'amicizia con gli anziani una realtà.

La carenza di servizi operanti sul territorio, quali l'assistenza domiciliare e le ridotte risorse sociali ed economiche di molti anziani rendono spesso difficile la permanenza nel proprio domicilio, quando sopraggiunge l'invalidità, la non autosufficienza fisica o psichica. Per molti l'unica risposta sembra essere il ricovero in casa di riposo. Aiutare gli anziani a rimanere a casa propria e sostenerli nel trovare soluzioni che consentano di trovare una "casa" quando questa, per tanti motivi, non è più disponibile, sono gli obiettivi di ASAaiutoanziani odv.

Dall'esperienza di servizio agli anziani è emersa la possibilità di prevenire l'istituzionalizzazione attraverso programmi personalizzati che mettano in comunicazione tutte le risorse sociali, fisiche ed economiche utilizzabili a vantaggio del singolo anziano, realizzando così, attraverso una concreta sinergia, un'alternativa all'istituto. Spesso è proprio la mancanza di prospettive diverse, di informazioni, di coordinamento oppure l'assenza di uno sforzo diretto ad attivare risorse già esistenti, a determinare l'istituzionalizzazione.

Gestire la situazione di un anziano non autosufficiente a casa, soprattutto quando la non autosufficienza sopraggiunge repentinamente a seguito di un evento morboso (cadute e fratture, ictus celebrali etc.), non è semplice. Non si sa a quali strutture rivolgersi, quali sussidi chiedere, quali servizi sono disponibili sul territorio. Molto spesso la famiglia degli anziani è composta anzitutto da altri anziani. Accanto ad un novantenne troviamo un coniuge avanti con l'età, o un figlio ultrasessantenne.

Molto spesso le richieste di aiuto nascono da situazioni di solitudine, in cui l'anziano si sente sperduto, cerca un ricovero, non perché sia effettivamente necessario, ma perché non intravede altra soluzione che quella di una struttura "protetta".

Sono tanti gli anziani che in questi anni siamo riusciti a far restare nella loro casa e a reinserire pienamente nel contesto sociale. Ma questo impegno è presente in ogni luogo dove la Comunità ha iniziato a vivere un'amicizia con gli anziani.

La non emarginazione degli anziani

Quello che serve è aiutarli a trovare una nuova interpretazione del tempo. Segui i nostri consigli!

Loro lo considerano il ciclo naturale della vita, passare le giornate senza capirne veramente il senso, veder scorrere il tempo senza chiedersi più "cosa posso fare oggi per sentirmi vivo". Troppi anziani vivono in completa solitudine e questa condizione genera sofferenza e depressione.

Nel tempo l'aspettativa di vita si è continuamente allungata, nell'epoca attuale una persona si può definire "anziana" quando supera i 75 anni; ma senza legarsi a confini numerici, ciò che sancisce davvero lo status sociale tra l'essere e il non essere anziano non è qualcosa di quantificabile piuttosto dipende dal sentire, dal come si vive in un determinato periodo di vita: 

c'è un punto fino al quale si sente il tempo che passa e si cerca di goderselo, poi lo si sente finire.

Il rischio più grande è la malattia della mente prima di quella del corpo: affrontare la solitudine in età anziana può comportare l'assenza di stimoli, desideri e aspettative, per lasciarsi cadere inesorabili verso una condizione depressiva, in cui la mente si annulla e lo sguardo è sempre più perso verso un infinito vuoto, che va ad incidere non solo su sé stessi ma nella vita di tutta la famiglia.

La solitudine degli anziani autosufficienti: la condizione della vecchiaia è più sociale che fisica

Perdita del ruolo sociale, emarginazione, solitudine

sono questi i fattori che gravano sulla vita degli anziani ancora autosufficienti come e più di una malattia. In Inghilterra per affrontare questa emergenza è stato addirittura istituito il Ministero della solitudine.

Se consideriamo i dati Istat scopriamo che il 30% degli anziani che vivono da soli soffrono di negazione degli stimoli e della mancanza del coinvolgimento sociale. Quello che possiamo fare come società è riuscire ad interpretare lo scorrere del tempo secondo un approccio positivo, quello della longevità. Affrontare la solitudine degli anziani con un approccio dettato dalla responsabilità individuale nel determinare il proprio stato di salute. Ha considerato che attualmente il 90% degli over75 prende almeno un farmaco per sopravvivere; ma in un'epoca in cui sostanziali miglioramenti nell'alimentazione, nella cura del corpo, nel lavoro, si sono introdotti, è doveroso per ognuno di noi condurre uno stile di vita sano che consenta di ottimizzare le nostre risorse psico-fisiche e consentire all'ecosistema che ci circonda: familiare, amicale e territoriale, di godere della miglior espressione di noi fino alla fine, professando di arrivare a morire addirittura senza malattie e rendendo i farmaci solo dei conoscenti e non i più vicini compagni di "avventure" per gli anziani.

Come aiutare gli anziani soli

Al di là delle soluzioni istituzionali o di approcci mentali, ecco una serie di consigli e iniziative da promuovere su come aiutare un anziano depresso, rompere l'isolamento della quotidianità e rendere la vita ancora "vissuta".

I "buoni propositi"

  • guardati attorno, fai visita al vicino di casa anziano, aiutalo se ha bisogno di cambiare la lampadina o andare a far la spesa, spiegagli come funzionano le videochiamate su whatsapp. Piccoli gesti di vicinanza possono rompere l'isolamento della quotidianità e rendere la vita migliore e più sicura.
  • impara ad ascoltare. Vicino a te ci sono tanti anziani che hanno vissuto una vita degna dei migliori best-seller, se hai pazienza e spirito di narrazione cimentati nella scrittura e diventa l'autore di storie di vita degli anziani. Riattivare i legami, valorizzare e tramandare la memoria storica del luogo è un buon modo per creare ponti tra le generazioni e trarre spunto per vivere meglio.
  • promuovi le attività ricreative, regala dei corsi per svolgere attività sportive o altri passatempi per anziani soli: pittura, disegno, gite di gruppo con la parrocchia o con qualche amico, iscrivi il tuo familiare anziano a circoli ricreativi, associazioni o Università della terza età. Non fagli mai sentire che per lui il tempo si è fermato, fagli capire che è solo cambiato il ritmo.
  • portalo fuori e regalagli ore in compagnia per svolgere attività quotidiane, per accompagnarlo in giro, dal dottore o al supermercato.

Solitudine e depressione cosa fare: i consigli agli over 70

Per gli anziani soli, senza figli o senza compagni di vita, quello che conta è reinventarsi, interpretare il tempo seguendo il motto "sono vivo quindi posso vivere" e riuscire ad affrontare il cambiamento sentendosi sempre un membro attivo per la società. Ecco semplici pratiche da attuare:

  • esci, non impigrirti. Stare fermo non ti aiuterà, servirà solo a far passare il tempo in maniera più lenta e peggiore di come potresti. investi le tue giornate all'aria aperta, in compagnia degli amici di sempre o aiutando gli altri presso le associazioni
  • rimettiti a studiare all'Università della Terza Età, ti farai tanti amici e terrai la mente attiva e pronta ad imparare
  • usa il telefono, non aspettare che siano gli altri a chiamarti e organizza appuntamenti: invita gli amici per vedere un film a casa tua, mangiare insieme o fare una partita a scacchi
  • fai amicizia con i tuoi vicini di casa, con le persone del tuo quartiere
  • impara ad utilizzare le nuove tecnologie, il computer e i nuovi telefoni cellulari. Non sentirti troppo vecchio per imparare un nuovo modo di comunicare ...le videochiamate scaldano il cuore!
  • segui realtà pensate per migliorare la vita dell'anziano come noi ASAaiutoanziani odv
  • prendi in considerazione di "mettere in casa" un inquilino o ospite pagante.
  • Sarà uno scambio reciproco di esperienze.
  • considera che anche i nostri volontari possono diventare dei compagni di vita per varie attività in cui senti necessario un supporto. I nostri operatori possono svolgere un servizio di trasporto anziani per visite mediche o essere utile per altre occasioni una tantum, accompagnarti nelle tue attività quotidiane, come fare la spesa nel quartiere, andare dal barbiere o a trovare i parenti. Considera i nostri volontari come amici capaci di ascoltarti.


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01/10/2022
Giornata internazionale degli anziani, il messaggio di Mattarella: "Sono un patrimonio da non

disperdere"

Il presidente della Repubblica: "Comunità di qualità se li tutela. Strazio per le tante morti di questi mesi"

01 ottobre 2020

ROMA - "Tante volte sono gli anziani a insegnarci il rispetto dei valori, a ricordarci le radici, a indicarci la strada della dignità, della dedizione, della generosità. Il loro esempio in questo tempo difficile è un patrimonio straordinario che non dobbiamo e non vogliamo disperdere". Così il presidente Sergio Mattarella ricorda la Giornata Internazionale delle persone anziane che compie trent'anni.
"E' stata deliberata - prosegue il capo dello Stato - dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per porre all'attenzione degli Stati e delle pubbliche opinioni il tema dell'invecchiamento della popolazione, con le necessità di assistenza e di cura che esso porta con sé, ma anche con tutte le potenzialità che le generazioni più mature possono esprimere in favore della comunità".

La Giornata assume "oggi un significato del tutto particolare - continua - di fronte alla pandemia che tiene impegnato il mondo intero e che ha fin qui colpito in misura prevalente proprio gli anziani, spezzando vite e affetti, mettendo in evidenza la fragilità della loro salute, costringendoli in molti casi all'isolamento e, dunque, a un rischio di grave emarginazione e discriminazione".

Ragazzi, proteggete i nonni dalla pandemia


"Tutte le comunità - aggiunge Mattarella - hanno bisogno dell'apporto delle diverse generazioni. Ogni generazione ha un contributo indispensabile da portare al bene comune. Con sgomento, in questi mesi, siamo stati testimoni della sofferenza e della morte di tante persone anziane. E laddove la diffusione del virus è stata più ampia o dove le condizioni di indigenza erano più critiche, lo strazio è stato anche maggiore"."La composizione della popolazione mondiale sta cambiando velocemente. L'innalzamento dell'età media e il prolungamento della vita sono trasformazioni sociali tra le più significative a livello globale. La grande sfida contro la fame e la povertà passa dalla capacità di affrontare la questione demografica con senso di umanità e spirito di cooperazione. La qualità del nostro stesso modello di comunità e di sviluppo - rileva ancora il presidente della Repubblica - dipende anche da come sapremo garantire i diritti e i servizi ai cittadini di età più avanzata e da come sapremo integrarli nei processi sociali, incalzati da mutamenti molto veloci ma sempre bisognosi di dialogo e di solidarietà".

L'estate nera delle badanti e dei nostri anziani

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, affida il suo pensiero a Facebook: "Gli anziani sono la parte più forte del Paese perché da loro viene la continuità della nostra comunità. Gli anziani però sono anche la parte più fragile e per questo dobbiamo sempre prenderci cura di loro, soprattutto in questo periodo difficile. In questa giornata dobbiamo rinnovare il nostro impegno verso la loro forza e la loro fragilità".

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ASAaiutoanziani odv

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